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Per parlare della lavorazione del ferro e delle lavorazioni di carpenteria metallica in genere dobbiamo iniziare a trattare del suo elemento principale, il ferro stesso.
È il ferro infatti che ci consente di progettare, inventare, forgiare e realizzare una serie infinita di strutture metalliche che sono indispensabili e imprescindibili per la creazione di elementi, strutturali e non.
Questo materiale, estremamente importante nella moderna tecnologia per le sue caratteristiche meccaniche, la sua lavorabilità e, in tempi recenti, per le leghe che ne derivano, in passato fu tanto importante da imporre il nome ad un intero periodo storico: l’età del ferro. Le prime tracce dell’utilizzo del ferro risalgono all’epoca dei Sumeri e degli Egiziani, che già 4000 anni prima di Cristo lo usavano per fabbricare piccoli oggetti, come punte di lancia e gioielli, che venivano ricavati dal ferro recuperato da meteoriti.
Vista la provenienza dei meteoriti dal cielo, alcuni linguisti hanno ipotizzato che la parola inglese iron (ferro), ripresa in molte altre lingue dell’Europa nord occidentale, derivi dall’etrusco aisar, che significa “gli dei”. Tutta la storia dell’umanità è strettamente legata al ferro: è il metallo più abbondante sulla terra, costituisce il 34.6% della massa del nostro pianeta e le sue caratteristiche di solidità, la possibilità di graduarne la sezione di resistenza agli sforzi, l’indistruttibilità e il recupero praticamente totale del materiale, ha fatto si che il ferro diventasse uno dei principali elementi strutturali utilizzati nelle opere edili da solo o unitamente al cemento armato.